“Chiediamo alle autorità preposte di voler prendere in considerazione l'ampliamento dello strumento dei voucher anche per la gestione delle attività inerenti le manifestazioni sportive che, per loro natura, si confinano in irrisorie ore di lavoro settimanali. Quindi anche per gli steward, oltre trentamila in tutta Italia”. Questo l’appello che A.N.DE.S, Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, lancia al ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio.
“Le attività legate al corretto svolgimento delle manifestazioni sportive, sagre e pubblico spettacolo in generale, si avvalgono dell’ausilio di figure, gli steward, che prestano il proprio servizio per qualche ora la settimana. Si tratta di attività che richiedono professionalità ma vengono effettuate da studenti e persone come secondo lavoro. La natura stessa del lavoro svolto, ossia saltuaria ed occasionale, troverebbe nella reintroduzione dei voucher un inquadramento giuslavoristico adeguato, andando tale normativa a coprire perfettamente le esigenze di queste figure professionali. L’abolizione dei voucher qualche anno fa ha portato, infatti, le varie società sportive o di fornitura di servizi a ricorrere a strumenti che di per sè nascevano per formulazioni più strutturate: alcune realtà assumono tutti gli steward poche ore prima e li licenziano a fine partita. In questo modo si è dispersa l’esperienza di molti addetti che hanno un lavoro regolare. E’ facile intuire quindi come il problema di trovare una misura adeguata a questa forma di lavoro sia urgente e necessaria per evitare l’uso improprio degli strumenti ora esistenti. A.N.DE.S. chiede quindi di voler prendere in considerazione l'ampliamento dello strumento dei voucher anche per la gestione delle attività inerenti le manifestazioni sportive che, per loro natura, si confinano in irrisorie ore di lavoro settimanali”.