Convegno Andes, riconoscimento per Tagliente e Francini

Si è svolto a Firenze, nella sala delle assemblee della Lega Pro, il primo dei due momenti formativi annuali dell’A.N.DE.S., l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza. L’incontro, che gode del patrocinio delle più importanti realtà del mondo sportivo (Coni, Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Federazione Italiana Rugby, Lega di Serie A, Lega di Serie B, Lega Pro, Lega Nazionale Dilettanti ed Associazione Italiana Calciatori) era rivolto ai delegati per la sicurezza ma aperto anche a tutti i cultori della materia. Ad aprire i lavori il presidente A.N.DE.S. Ferruccio Taroni, il quale ha sottolineato “l’importanza di tali eventi con il Coinvolgimento di più parti, in modo da creare una ulteriore sensibilizzazione sui temi che riguardano la sicurezza negli stadi”.

Tra gli ospiti anche il prefetto Francesco Tagliente, il quale ha puntato l’attenzione in particolare sull’importanza “del dialogo tra le varie parti per fronteggiare i problemi nell’ambito della sicurezza negli stadi”. Tagliante ha sottolineato “la necessità di permettere di vivere una giornata di sport a chi va allo stadio per divertirsi, e di tenere sotto controllo invece chi ha altri scopi”.

Maurizio Francini, responsabile del centro tecnico di Coverciano della Federazione, ha ricordato poi le misure adottate a Firenze per l’organizzazione di gare delicate, come quelle della Fiorentina contro Liverpool e Everton, come esempio di collaborazione tra le parti anche in situazioni delicate.

Fabrizio Fucili, dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha posto l’attenzione sul “concetto di sicurezza percepita, da legare anche ai comportamenti degli utenti: se un cittadino sente di avere paura nell’andare allo stadio, allora non c’è sicurezza. Sicurezza è quando si tengono comportamenti non legati al sentimento della paura”.

Per chiudere il presidente A.N.DE.S. Ferruccio Taroni ha consegnato il riconoscimento di membro onorario A.N.DE.S. sia a Francesco Tagliente che a Maurizio Francini.

Ufficio stampa Andes