Roma-Slavia Praga e violenza sugli spalti, Andes: “Servono maggiori tutele per gli steward”

Stampa

“Lo steward non può essere esposto a violenze come quelle registrate sugli spalti all’Olimpico. Gli steward e tutti gli operatori degli eventi devono essere maggiormente tutelati”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, interviene sulle scene di violenza che hanno coinvolto anche gli steward durante il match internazionale tra Roma e Slavia Praga. 

“La gestione dell’ordine pubblico non rientra tra le competenze dello steward, una figura che nasce per ricoprire un ruolo diverso e complementare agli agenti di polizia. L’Andes ritiene che nessuno, steward o poliziotto, debba essere esposto a rischi di aggressione fisica come quelle viste ieri sera all’Olimpico. Ora è necessario affrontare queste situazioni in maniera sistemica, sfruttando meglio la tecnologia che abbiamo a disposizione, professionalizzando tutti gli attori presenti attraverso un riequilibrio dei valori, facendo evolvere il sistema perché diventi capace di distribuire tutte le informazioni di intelligence per poi maturare la strategia che deve essere affinata con chi conosce approfonditamente psicologia e paradigmi dei gruppi ultras. Le scene di violenza a cui abbiamo assistito, con addirittura una pettorina gialla sporca di sangue esposta al pubblico, devono far riflettere e spingere gli organi nazionali a prendere le decisioni più incisive possibili rispetto ai responsabili. Non è pensabile infatti derubricare il tutto a un ‘semplice’ episodio, perché il lassismo, in questo senso, potrebbe essere molto pericoloso. Diverse sfide importanti attendono l’Italia nei prossimi anni, come le Olimpiadi Milano Cortina, Expo 2030, Eu2032, per citarne alcuni. Il tutto in un contesto che vede pericolosi conflitti che potrebbero avere ripercussioni”.