Calcio e tifo post-covid, Andes: “Sempre meno steward e sempre più problemi”

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“Ora che il calcio ha intrapreso la strada del ritorno a pieno regime dei tifosi, ecco che tornano a galla i problemi legati allo stewarding e quindi alla sicurezza: se qualcuno pensava che nel post-pandemia qualcosa sarebbe cambiato, ecco che si sbagliava, considerando anche gli episodi di violenza che si stanno registrando in questi giorni negli stadi italiani”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S, l’associazione nazionale delegati alla sicurezza che raccoglie circa trentamila steward e Delegati Gestione Eventi in tutta Italia. 

“Da più parti - spiega il presidente Taroni - durante la fase dei  lockdown è arrivata la speranza che il ritorno alla normalità del calcio potesse portare ad un clima migliore, a far prevalere il buon senso di fronte al nemico comune. Gli episodi di violenza di questi giorni purtroppo dimostrano che in troppe occasioni il clima è ancora esasperato. Se qualcuno pensava che con il covid cambiasse l’atteggiamento di alcuni tifosi, si sbagliava. Gli steward sono sempre in numero troppo basso, nonostante gli ultimi provvedimenti hanno leggermente migliorato la situazione per i corsi di formazione, e siamo in difficoltà. Anche per via del fatto che la professione viene ancora vista come un lavoretto della domenica, fatto giusto per arrotondare. Inoltre, anche la figura degli Slo (Support Liaison Officer, ndr) devono essere rimessi in moto, visto che si sono bloccati a causa della pandemia e in molte realtà non sono ancora stati riattivati a pieno regime”.