“L'ultima circolare dell’Osservatorio ci riporta indietro di dieci anni”

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“Sui campi di calcio torna in campo l'assurdo. L'ultima circolare dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ci riporta indietro di dieci anni”. Così Ferruccio Taroni, presidente dell’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza, in merito alle ultime prese di posizione dell'Osservatorio Nazionale.

“Quando si parla di evoluzione culturale nel mondo del calcio – spiega Taroni – spesso ci si dimentica quanto sia difficile per tutti gli addetti ai lavori compiere questo passo in avanti. Nel 2005 abbiamo registrato i tristemente noti decreti che hanno sconvolto la gestione del mondo del calcio e trasformato gli stadi, possiamo dire, in carceri ad alta sicurezza. Nel 2008 la vera applicazione dei decreti, con il crollo degli spettatori e la nascita della nuova gestione all'ombra della Tessera del Tifoso, necessaria sia per abbonarsi che per andare in trasferta. A quel punto da subito sono partite misure finalizzate a ridurre il danno causato, andando a mitigare con varie aperture le restrizioni di queste norme”.

“Si ricordi ad esempio – prosegue Taroni – la determinazione 33 del 2012 che consentiva per tutte le gare di Lega Pro la vendita del settore ospiti il giorno della gara. Oppure la task force 2014 che consentiva la vendita il giorno della gara del settore ospiti, nei campi dove non si ravvedessero motivi di rischio. E ancora la possibilità per chi decidesse, il giorno stesso della gara, di acquistare un tagliando e magari, proprio per quanto enunciato dal decreto ministeriale 6-6-2005, poter poi raggiungere gli amici di maglia nel settore ospiti”.

“Il 13 marzo scorso poi – conclude il presidente Taroni – una circolare dell'Ossevatorio butta tutto nel cestino e fa tornare la questione al primo aprile 2008, in virtù di un protocollo del 4 agosto 2017, chiamato ‘Il rilancio della gestione tra partecipazione e semplificazione’. Voglio pensare che questa ‘svista’ non sia stata frutto della predeterminazione dei sottoscrittori del protocollo, ma solo un mero errore. Non si comprende infatti quale siano a questo punto le ragioni che stanno alla base di questo nuovo provvedimento”.